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Eugenio Francesco Balzan nasce a Badia Polesine (Rovigo) il 20 aprile 1874, da una famiglia di agiati proprietari terrieri che perderanno però tutto con le inondazioni dell’Adige del 1882.
Tra le difficoltà economiche e un breve matrimonio, da cui nascerà l’unica figlia, Angela Lina, Balzan si trasferisce nel 1897 a Milano. Qui si presentò al Corriere della Sera, dove fu assunto nello stesso anno. Partito come semplice correttore di bozze, ottiene in seguito l’incarico come giornalista. Come inviato speciale, firmò celebri reportages sulle condizioni di vita degli italiani emigrati in Canada. Così compie una rapida carriera che lo porterà al vertice del giornale. Apprezzato per le sue doti organizzative verrà nel 1903 nominato direttore amministrativo, incarico che svolgerà per trent’anni. Braccio destro del direttore Luigi Albertini, Eugenio Balzan contribuì alla crescita economica del giornale. Il Corriere, nel periodo in cui Balzan ne era amministratore, divenne il più diffuso tra i giornali italiani, grazie anche allo sviluppo della pubblicità.
Amministratore abile e oculato, Eugenio Balzan diventa personaggio di spicco nella Milano del tempo con amici nel campo dell’editoria, della musica, dell’arte e del giornalismo. A Milano frequenta gli ambienti artistici da cui era sempre stato attratto. Il suo grande interesse per l’arte lo porterà a formare nel tempo una preziosissima collezione di quadri della pittura italiana, ad oggi nota come la Collezione Balzan.
Nel 1921 Luigi Albertini cedette al fratello Alberto la direzione del quotidiano. Ma nel novembre del 1925 gli Albertini furono costretti ad abbandonare la proprietà e la guida del giornale, per le pressioni del regime fascista, a favore dei fratelli Aldo, Mario e Vittorio Crespi, che rimasero gli unici proprietari. Balzan invece restò al suo posto nel Corriere, impegnato a difendere l’indipendenza del giornale. Dopo ripetuti attacchi di ambienti fascisti ostili, nel 1933 Balzan cedette alle pressioni e lasciò il giornale autoesiliandosi ed emigrando in Svizzera. Tra Lugano e Zurigo visse fino al 1950, anno del suo rientro ufficiale in Italia, anche se non tornò mai a ristabilirvisi. Morì improvvisamente a Lugano nel 1953.
Renata Broggini
Eugenio Balzan 1874-1953. Una vita per il “Corriere” un lascito per l’umanità
RCS Libri s.p.a. Rizzoli, Milano 2014
Riedizione di: Eugenio Balzan 1874-1953. Una vita per il “Corriere” un progetto per l’umanità di Renata Broggini
RCS Libri s.p.a. Rizzoli, Milano 2001
Eugenio Balzan. L’emigrazione in Canada nell’inchiesta del «Corriere». 1901
A cura di Renata Broggini; prefazione di Gian Antonio Stella
“Le carte del Corriere”, Fondazione Corriere della Sera, Milano 2009
Eugenio Balzan 1874-1953 A Biography
by Renata Broggini
Ulrico Hoepli Editore s.p.a., Milano 2007
La Collezione Balzan tra Ottocento e Novecento
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